Alle pendici del Vesuvio c’è Pompei, una città cosmopolita, meta di notevole flusso turistico dall’Italia e dall’estero, dal 1997 iscritta dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La caratteristica primaria che la rende unica al mondo, è quella di racchiudere sotto un unico nome due città. Quella antica, pagana, sepolta da circa sei metri di cenere e lapilli a seguito di un eruzione del Vesuvio, avvenuta nell’agosto del 79 d.C. dove molti furono i morti. Nel XVI secolo fu scoperta quasi per caso durante i lavori di costruzione di un acquedotto.
La nuova Pompei, cristiana, è nata grazie all’opera del Beato Bartolo Longo che nel 1872 ebbe l’incarico dalla contessa Marianna De Fusco di amministrare i suoi beni nella Valle di Pompei.
Una delle attrattive principali della città sono gli scavi di Pompei, famosi a livello mondiale perché sono l’unico sito archeologico al mondo, assieme a quello di Ercolano, in grado di restituire al visitatore un centro abitato romano. La città deve il suo eccezionale stato di conservazione alle modalità con cui è stata sepolta. Tonnellate di ceneri, pomici e lapilli l’hanno coperta sotto uno strato di oltre 6 metri preservandola, nel contempo, dalla maggior parte delle offese del tempo. Gli stessi materiali piroclastici, cementandosi attorno ai corpi investiti, ne hanno conservato l’impronta, consentendo agli archeologi di restituirceli negli atteggiamenti assunti a seguito di brevi ma atroci agonie.